Secondo appuntamento con la serie più inutile del mondo. Le disgrazie vengono in coppia, non lo sapete? E pure con molto ritardo, aggiungerei.
Ad ogni modo, l'avrete capito, parliamo di skincare e roba per capelli.
Dopo lo 'struccaggio' - che continuo ad effettuare con mezzi di sorta, tipo salviette, muriatico, Castroil - utilizzo Maisenza di Lush di cui ho ampiamente parlato in una recensione condita di varie amenità del tutto evitabili e subito dopo passo su tutto il viso la Lozione Astringente Micro Esfoliante di La Roche-Posay per assicurarmi di aver rimosso ogni residuo. A differenza di molte/i sono un'utilizzatrice seriale di tonico dai tempi di Cristina d'Avena, ma un prodotto del genere non mi era mai capitato. Lo trovo stranamente 'asciutto', quasi evaporasse all'istante, cosa che probabilmente fa visto che comunque contiene alcol. Ad ogni modo l'attività combinata di esfoliazione chimica e meccanica che questi due signori mi offrono ogni giorno mi sta aiutando a rimuovere quei fastidiosi grumetti di cheratina che tanto mi affiggono e le numerose macchie post (vana) estirpazione.
Anche quest'anno non ho trovato la crema perfetta, grazie anche alla mia pelle che ce l'ha messa tutta per farmi fallire nello scopo. Quando mi ero finalmente decisa a tirar fuori quei beneamati quaranta euro per l'Avocado Pear di Antipodes - che continuo a guardare con occhi sospiranti (sinestesie come se piovesse qui) - la mia fronte ha deciso di rivelarsi stranamente meno secca del solito, a tratti quasi unta, cosa che mi ha ovviamente fatto desistere. Non potete capire le crisi d'identità. Ad ogni modo la crema idratante preferita tra le varie provate è stata la oramai cestinata Estelle & Thild Fragrance Free Face Cream, piuttosto leggera ma ottima per il giorno e come base trucco.
Quest'anno ho inoltre iniziato a usare con costanza un contorno occhi che non fosse semplice burro di karité spalmato alla meno peggio, tutto grazie alla bontà delle commesse dell'erboristeria di paese che avranno probabilmente notato la tragicità della situazione e mi hanno fornito di campioncini d'ogni sorta. Tra tutti ha avuto la meglio la crema contorno occhi e labbra di Aloedermal di cui sono oramai al secondo interminabile campioncino. Si assorbe facilmente e ha contribuito a distendere notevolmante la zona. O almeno così mi fa credere l'effetto placebo con cui, è noto, vado a braccetto per i campi da sempre.
Lo sputo in barattolo che vedete, invece, è il mio balsamo labbra artigianale a base di miele, karité, olio di ricino e oli essenziali vari realizzato rigorosamente a CDC. Labbra morbide e senza l'ombra di una pellicina, cosa che mi commuove e a tratti terrorizza perché non riuscirò mai più a ricrearlo così decentemente.
Anche quest'anno non ho trovato la crema perfetta, grazie anche alla mia pelle che ce l'ha messa tutta per farmi fallire nello scopo. Quando mi ero finalmente decisa a tirar fuori quei beneamati quaranta euro per l'Avocado Pear di Antipodes - che continuo a guardare con occhi sospiranti (sinestesie come se piovesse qui) - la mia fronte ha deciso di rivelarsi stranamente meno secca del solito, a tratti quasi unta, cosa che mi ha ovviamente fatto desistere. Non potete capire le crisi d'identità. Ad ogni modo la crema idratante preferita tra le varie provate è stata la oramai cestinata Estelle & Thild Fragrance Free Face Cream, piuttosto leggera ma ottima per il giorno e come base trucco.
Quest'anno ho inoltre iniziato a usare con costanza un contorno occhi che non fosse semplice burro di karité spalmato alla meno peggio, tutto grazie alla bontà delle commesse dell'erboristeria di paese che avranno probabilmente notato la tragicità della situazione e mi hanno fornito di campioncini d'ogni sorta. Tra tutti ha avuto la meglio la crema contorno occhi e labbra di Aloedermal di cui sono oramai al secondo interminabile campioncino. Si assorbe facilmente e ha contribuito a distendere notevolmante la zona. O almeno così mi fa credere l'effetto placebo con cui, è noto, vado a braccetto per i campi da sempre.
Lo sputo in barattolo che vedete, invece, è il mio balsamo labbra artigianale a base di miele, karité, olio di ricino e oli essenziali vari realizzato rigorosamente a CDC. Labbra morbide e senza l'ombra di una pellicina, cosa che mi commuove e a tratti terrorizza perché non riuscirò mai più a ricrearlo così decentemente.
Quanto al capellame devo sorprendentemente scegliere lo shampoo Ultra Dolce Henné e Aceto di Mora, nonostante l'henné l'abbia visto solo in cartolina. In realtà avrei anche potuto inserire il solito Lazzaro di Lush, ma per la mia attuale routine a base di assurdi mix di oli vegetali sul cuoio capelluto era davvero troppo pesante. Con questo invece riesco comunque ad arrivare ai classici otto giorni. Schifo? No, fidatevi, fino a sei giorni i miei capelli sono praticamente intonsi.
La maschera che applico su punte e lunghezze è la Capelli d'Angelo di Lush su cui ormai mi rifiuto di aggiungere altro. Temo la comprerò all'infinito.
Menzione d'onore all'hair bun di H&M che ha sostituito polsini e calzini arrotolati. Inutile dire quanto adesso sia tutto più facile, vero?
Infine il buon vecchio Green Tea Scent Spray di Elizabeth Arden. Voglio profumare di tè verde per il resto dei miei giorni.
So che del 2013 a nessuno importa più, ma condividiamo qualche preferito? Qualcosa vi incuriosisce? Apatia? Una tazza di cicuta calda per me?
Ciao! Come sempre, adoro il tuo stile! E' sempre un piacere leggerti :)
ReplyDeleteComunque vorrei suggerirti la crema viso al karitè di equilibra, non costa tanto e secondo me è una buona crema, potresti provarla! Thumbs up per capelli d'angelo e maisenza ;)
<3
DeleteGrazie per il consiglio :)
Maisenza è anche tra i miei preferiti del 2013, mentre il tonico La Roche Posay lo possiedo ma ho da tempo smesso di utilizzarlo non so bene perchè, forse era un po' troppo per la mia pelle super delicata. Devo pensare di reinserirlo nella mia routine magari un paio di volte a settimana! Ho usato anche io per buona parte del 2013 lo stesso shampoo Garnier e lo adoravo prevalentemente per il suo profumo paradisiaco *_*
ReplyDeleteVero, è buonissimo!
DeleteIo del tonico sono alla seconda bottiglia e sì, non è per niente delicato. Però ho troppe macchie da debellare e lui pare riuscire bene. Quando la smetterò di torturarmi la faccia passerò sicuramente ad altro :)
Anche la mia pelle fa sempre quello che vuole, capisco le crisi di identità ahah!
ReplyDeleteSei una di quelle creature leggendarie che non hanno bisogno di lavarsi i capelli ogni 2 giorni, tanta invidia <3
Disse la creatura con la frangetta perfetta <3
DeleteComunque i miei capelli sono come la stoppa idraulica, non te li raccomando!
Sei giorni?! Beata te, io ogni due devo lavarmi altrimenti sembra che mi hanno versato in testa una cassa d'olio T_T
ReplyDeleteCiò non toglie che ucciderei per avere capelli come i tuoi! *_*
Delete(No, non sono una stalker e non recido scalpi per hobby.)
ogni volta che vedo quei cicciozzi per i capelli mi viene tanta invidia per non avere capelli lunghi e fluenti T_T''
ReplyDeleteewwiwa il maisenza ♥
Sono una dolcezza, vero? *_*
DeleteLo shampoo all'henne della garnier era tra i miei preferiti prima di passare agli shampoo bio
ReplyDeleteTemo di non essere ancora pronta a passare completamente al bio, anche se c'è qualcosa de La Saponaria che mi ispira non poco. Vedremo :)
DeleteWooow 8 giorni? *-* che fortuna!!
ReplyDeleteOddio, mi fate sentire una miracolata così XD
DeleteIo sarei già felice se i miei capelli arrivassero a tre giorni... #invidia!
ReplyDeleteHo adorato il tè verde per anni, ora non riesco più a sopportarlo ç_ç
Ma è così bbuono ç_ç
DeletePerò ti capisco, ultimamente ne sto bevendo a barili e l'odore inizia a scocciarmi un po'. Dovrò disintossicarmi prima di arrivare a odiarlo!
Ciao ti ho apnea nominate per i Liebster Award. http://polished26.blogspot.it/2014/02/my-first-time.html Linkami il link nei commenti così posso leggere le risposte :) Buona giornata!!
ReplyDeleteMaisenza è l'unico che abbiamo in comune ma che signor prodotto!
ReplyDeleteCavolo sì! <3
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